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CALENDARIO.
Definiz: Sost. masc. Libretto o Tavola in cui sono indicati per i proprj mesi tutti i giorni dell'anno, distinguendo i dì festivi dai feriali, notando la commemorazione che la Chiesa fa giorno per giorno de' suoi Santi, le lunazioni, il nascere e il tramontare del sole.
Dal lat. calendarium. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 52 t.: Ond'egli addiviene che là ove la luna è l'uno anno prima, ella sarà l'anno che dee venire undici dì più addietro, a ritroso del calendario e dell'anno.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 134: È ben vero che 'l calendario gregoriano l'ha [l'anno] di poi più che per i due terzi ricorretto, avendo trasferito indietro dieci dì per anno, ed ogni cent'anni, per mantenere i dieci giorni ritornati in dietro, accresciuto un dì.
Esempio: Galil. Op. astronom. 2, 15: Niccolò Copernico.... fu chiamato a Roma sotto Leone X quando nel concilio lateranense si trattava l'emendazione del calendario ecclesiastico.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 80: Ivi si raunassero le domeniche e gli altri dì festivi; i quali tutti egli nel calendario cinese.... avea già con regole universali insegnato loro a riscontrare.
Esempio: Manfred. Elem. Cronol. 24: Calendario chiamasi la serie di tutti i giorni d'un anno, notati e disposti col loro ordine a mese per mese,.... con la specificazione delle feste.
Definiz: § I. Per similit., Albo, Catalogo, Registro. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 6: E il general, che tutta notte al fresco Andò coll'astrolabio innanzi e in dreto, Battendo la diana in sul lunario, Avea fatto di stelle un calendario.
Esempio: Not. Malm. 2, 688: Avea fatto di stelle un calendario. Calendario in questo luogo ha lo stesso significato di catalogo, registro, ruolo, descrizione di nomi per ordine.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 398: Non riponete più nel calendario dei beati que' soli che abbondano de' beni temporali. (Qui in locuz. figur.)
Definiz: § II. Avere alcuno sul calendario, è modo basso che vale Averlo a noia, Averlo in uggia. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 72: Ed io che già l'avea sul calendario, Gli voglio in quanto a me tutto il mio bene.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 44: Talchè principia sul suo calendario Ferrautte ad averli tutti due, E segni fa che non ne può già piue.
Definiz: § III. Avere una cosa nel calendario, è pur modo basso che vale Non curarsene, Disprezzarla. –
Esempio: Bertin. R. Rim. burl. 3, 282: E la sorte per me gira al contrario, Ma giri pur, ch'io l'ho nel calendario.
Definiz: § IV. Aver del calendario, si disse per Aver poche faccende. –
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 36: Aver del calendario a fare una cosa. Calendario è quello che tien notate le feste, nelle quali non si opera; onde Aver del calendario vuol dire Aver poca faccenda. Dicesi anco per ironia, per denotare di saper poco.
Definiz: § V. Cader da cintola il calendario, si disse proverbialmente per Dimenticarsi della distinzione dei giorni; e per estensione, Dimenticare le cose: maniera nata dall'uso di portare a cintola il calendario chiuso in una specie d'astuccio. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 315: Essendo a lui il calendario caduto da cintola, ed ogni festa o feria uscita di mente.
Definiz: § VI. Non essere nel calendario di alcuno, vale Non essergli in grazia. –
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 3: Io credo ch'ei non sia troppo nel calendario della signora Litigia.
Esempio: E Nell. Iac. Vecch. 2, 3: La non avrebbe a toccar nè manco a lui; perchè nel calendario di Ruggiero e' mi parve che e' non ci fosse troppo neanch'esso.
Definiz: § VII. Non avere alcuno nel suo calendario, vale Non averlo in grazia, Non averlo in conto o in istima.
Definiz: § VIII. Stare in regola col calendario, trovasi per Sapere ciò che è più necessario per la condotta della vita. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 200: La quale [onesta brigata] pur di leggieri si passerebbe di questo pascolo, siccome quella, cui piace certamente lo stare in giorno col calendario; ma nulla cale di più di tutto questo corredo di false immagini, ec.